di Ugo Morelli.
L’articolo elabora l’ipotesi secondo cui gli ideali trascendenti o immanenti essenziali per il legame affettivo e sociale alla base della vita dei gruppi nascono dalla capacità umana di autoelevazione semantica, una capacità «fatta di elaborazione della mancanza, di capacità di tollerare il vuoto e di sospendere i domini di senso, almeno provvisoriamente». Sunya è il “vuoto”, lo “zero”, in sanscrito. Analizzando in questa prospettiva la dimensione della “saturazione”, seguono «indicazioni operative per la qualità della vita dei gruppi».