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Il senso del dono

Legame, ricerca del significato e immaginazione sociale
di Ugo Morelli (Ottobre 2005)

Ogni atto non utilitaristico concede uno spazio all'immaginazione; alla pensabilità, alla concezione dell'inedito, alla possibilità di emergere di ciò che ancora non c'è. Quello spazio non si configura come "costo" per accedere a qualcosa o per attivare qualcos'altro, bensì come possibilità di elaborazione e superamento da parte di ognuno del vincolo che abbiamo a cambiare idea e a generare innovazione sociale. Prima ancora che di "calcolare" quanto costa un accesso e cosa conviene fare, anche e soprattutto nella sfera dell'immateriale e del simbolico, agisce in noi un vincolo interno, che possiamo chiamare ostacolo epistemologico, con Gaston Bachelard (La formazione dello spirito scientifico, Raffaello Cortina Editore, Milano 1995; ed. orig. 1938) o, più profondamente, ostacolo epistemofilico, con Enrique Pichòn Riviere (Il processo gruppale: Dalla psicoanalisi alla psicologia sociale, Libreria Editrice Lauretana, Loreto 1985; ed. orig. 1971). Quell'ostacolo riguarda la nostra stessa possibilità di superare il nostro campo affettivo e cognitivo consolidato; di immaginare il nuovo; di cambiare idea. Di fronte alla creazione del nostro mondo in modo diverso da come ci si presenta; di fronte alla possibilità di trascenderlo, noi tendiamo a far prevalere la consuetudine, la conservazione, la naturalizzazione dell'esistente.

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