di Franca Olivetti Manoukian
Propongo alcune riflessioni sui conflitti nelle quotidianità lavorative. Sono situazioni che incontro continuamente nella mia attività professionale: mi appaiono fonti di sofferenze, avvilimenti, demotivazioni, amarezze per i singoli e insieme blocchi e interruzioni di quelle potenzialità creative e produttive di cui ogni organizzazione non può fare a meno.
I conflitti permangono; possono essere modificati, riformulati, ma non dissolti una volta per sempre.
E’ per questo che è importante e interessante tentare di “conoscerli” e “aprirli”.
Per lo più i conflitti che si vivono non si “conoscono”, non sono oggetti di apprendimento: non si ha quella dimestichezza di conoscenza che consente la convivenza ovvero la possibilità di interagire e gestire cogliendo via via segnali e indicazioni opportune in ciò che accade. Per le situazioni conflittuali sembra particolarmente illuminante l’annotazione poetica di Giorgio Caproni : “non sai dove sei, non sei dove sai”.
Scarica file completo (Formato Word)