di Sabrina Taddei / scritto il 01-02-2006
Mentre il presidente francese Chirac cerca di sgomberare il campo dai rischi di ulteriori lacerazioni sociali e culturali, proponendo di abrogare la legge che afferma il ruolo positivo dell’esperienza coloniale francese e suggerendo di istituire una giornata della schiavitù, il Land cristiano democratico del Baden-Wuertenberg (Germania) introduce un “questionario dei princìpi” a cui, dal primo gennaio 2006, ogni persona di religione islamica, che desidera ottenere la cittadinanza tedesca nel Land, ha l’obbligo di rispondere preventivamente.
Non basterà più, quindi, firmare la dichiarazione di accettazione della Costituzione federale e dei suoi principi di libertà e democrazia, già prevista dalla procedura in vigore.
Alcune delle 30 domande che compongono il test sono : “Come vi ponete di fronte all’affermazione che ogni donna debba ubbidire a suo marito e che questi abbia il diritto di picchiarla se lei non lo fa?– Alcuni sostengono che gli ebrei siano responsabili di tutto il male nel mondo e insinuano addirittura che stiano dietro gli attacchi dell’11 settembre a New York. Cosa pensate di opinioni del genere? - Cosa fareste se vostra figlia volesse sposare un uomo di altra religione? - Cos’erano per voi gli autori degli attacchi dell’11 settembre a New York e dell’11 Marzo 2004 a Madrid? Terroristi o combattenti della liberta?”
Oltre ad essere questo un esempio di discriminazione dei musulmani e probabilmente di violazione del principio costituzionale di uguaglianza, sollecita pregiudizi che alimentano la distanza e l’incapacità di fare della differenza culturale un’opportunità di apprendimento, di emancipazione e di reciproca invenzione.
E’ un caso tragico ed eclatante di negazione del conflitto, dove per conflitto si intende quella condizione costitutiva di homo sapiens di entrare in uno scambio relazionale con l’altro, abbandonando la posizione antagonistica che fa diventare “l’altro” un nemico.
Questa azione potrebbe indurre gli islamici a dichiarare il falso e a intraprendere una posizione di difesa e di mancata integrazione: perché un “aspirante tedesco” dovrebbe rispondere in modo tale da negarsi la possibilità di ottenere la cittadinanza?
(Sabrina Taddei)