Il reciproco riconoscimento delle sofferenze può essere l’inizio di un dialogo, può creare una svolta emotiva e un clima favorevole al superamento dell’antagonismo e della distruzione. / scritto il 08-02-2005
Il reciproco riconoscimento delle sofferenze può essere l’inizio di un dialogo, può creare una svolta emotiva e un clima favorevole al superamento dell’antagonismo e della distruzione.
“Aprire una breccia nella coscienza e nei sentimenti” è il titolo dell’appello che undici scrittori e intellettuali israeliani hanno pubblicato invitando il governo e il popolo israeliano a riconoscere le sofferenze dei palestinesi, invitando loro a fare altrettanto. Tra loro gli scrittori noti anche in Italia, Amos Oz, David Grossman, Abraham Yehoshua, Meir Shalev, e altri nomi illustri della letteratura isreliana contemporanea. Il riconoscimento, anche depressivo delle proprie responsabilità, espresso in pubblico sui giornali israeliani, può essere l’inizio per una conversione della spirale della violenza distruttiva e l’inizio di un dialogo reciprocamente vantaggioso.
(Ugo Morelli)