Su “Il Manifesto” del 25 maggio 2004 Jean Chesneaux racconta di come la civiltà dei Moai, sull’isola di Pasqua, si sia autodistrutta per un processo endogeno di consumazione delle risorse. / scritto il 30-05-2004
Su “Il Manifesto” del 25 maggio 2004 Jean Chesneaux racconta di come la civiltà dei Moai, sull’isola di Pasqua, si sia autodistrutta per un processo endogeno di consumazione delle risorse.
L’esaurimento delle risorse ha portato alla distruzione di una civiltà “senza lasciare memoria”.
Una riflessione: dire, come fa profeticamente Chesnaux, che la nostra civiltà è avviata verso la stessa dinamica autodistruttiva, non rischia di essere paradossalmente consolatorio? Su quale memoria (pratiche, persone, gruppi sociali) tale richiamo potrebbe innestarsi?
Fonte: “Il Manifesto”, 25 maggio 2004
(Antonio Castagna)